Parole, parole, parole

In una storia d’amore , spesso, le parole non bastano, ma per Valerio, il protagonista di Parole, parole , parole, le parole, appunto, non sono neppure contemplate. La sua personale e stramba storia d’amore si consuma giorno dopo giorno guardando su un grande schermo l’immagine di Laura, la ragazza della security della banca in cui lavora.
I due protagonisti, poi, hanno un rapporto tutto personale e passionale con la parola. Valerio sin da bambino ha dovuto convivere con la balbuzia, ma questo non lo rende meno logorroico, Laura ama le parole tanto da dilettarsi nello studio di lingue molto complesse come il pugliese, eppure è costretta ad un lavoro che niente ha a che fare con la comunicazione.

Foto di Simona Caleo
Foto di Simona Caleo

Tutto lo spettacolo, poi, lascia spazio ai più grandi artisti della parola, celebri poeti del passato o grandi autori di canzoni del secolo scorso.
La storia d’amore nasce e cresce tra parole non dette, lasciate a metà, sognate.
La pièce di Adriano Bennicelli porta in scena la necessità del dialogo all’interno di due vite apparentemente normali, ma in cui si intravedono la salitudine e la voglia di un amore.
Carlotta Proietti, perfetta nei tempi e nelle intenzioni, ha saputo rendere al personaggio di Laura tutta la sua verità: malinconica, insoddisfatta, ma ironica e intelligente. Il rischio di cadere nella macchietta della donna “stramba” era dietro l’angolo.
I momenti musical, che di tanto in tanto intervallano la storia, mostrano anche il suo talento per il canto (Carlotta è anche cantautrice con un nuovo lavoro discografico in arrivo).
Bravo Matteo Vacca nelle vesti del timido e impacciato Valerio.
La scenografia di Fabiana Di Marco, scarna, è supportata da immagini proiettate sul fondo della parete che permettono un repentino cambio di ambientazione, rendendo moderno e quasi interattivo lo spettacolo.

Foto di Simona Caleo
Foto di Simona Caleo

La regia è di Gigi Proietti: una garanzia. La scena in macchina fuori dal cinema vale da sola il biglietto. La leggerezza e l’estro non mancano, così come la romanità, che fa da fulcro a quasi tutte le battute dei due protagonisti.
Dopo aver tifato per questa coppia esuberante e aver sospirato al loro primo bacio ecco che un evento tragico rimescola le carte in tavola, ma l’happy ending, come in tutte le storie d’amore che si rispettino, è assicurato.

di Adriano Bennicelli

regista assistente MARCO SIMEOLI

aiuto regia FRANCESCA CIOCI

scenografie FABIANA DI MARCO

costumi ISABELLE CAILLAUD

organizzazione ALESSANDRO FIORONI

regia
GIGI PROIETTI

Produzione POLITEAMA srl

Dal 27 settembre al 9 ottobre alla Sala Umberto