A 35 anni si è ancora giovane per mollare tutto, ma già vecchio per rischiare. Antonio Maina, detto Tonino, ha un lusso che pochi suoi coetanei possono vantare: un lavoro che gli piace.
Tonino è un insegnante di scuola guida e questo, nonostante la fatica di lavorare con diciottenni o ultrasettantenni, lo gratifica. Ma la sua vita, sino ad allora apparentemente tranquilla, con “poche giornate NO, pochissime giornate Sì e molte giornate BOH” è improvvisamente stravolta. Marta, la sua fidanzata, lo lascia. Per riconquistarla Tonino commette, in una sola sera, una serie di infrazioni stradali. Di fronte al giudice racconta la sua storia nella speranza di impietosirlo ed evitare così il ritiro della patente e la condanna peggiore: il licenziamento.
In scena, però non c’è solo Tonino. Di tanto in tanto si affacciano personaggi improbabili eppure molto verosimili. Una diciottenne piena di sogni, un vecchietto dallo spirito romantico e il suo datore di lavoro, un gretto romanista incallito.
L’attore Ermenegildo Marciante è stato molto bravo a rendere Antonio Maina reale, mostrandocelo nella sua inconsapevole comicità, ma anche nel suo aspetto più intimo. Più sopra le righe quando si mette nei panni degli altri personaggi, creando spesso momenti comici che il pubblico ha apprezzato.
Quest’anno, il Comic Off di Testaccio ha premiato InFolle come miglior monologo comico.
Il testo, scritto da Lorenzo Misuraca racconta, senza presunzione, la storia di un trentacinquenne con molti dubbi e poche certezze che, forse, sta cercando il proprio posto nel mondo. La scenografia, studiata bene, consiste in due sedili di auto, un pannello con qualche cartello stradale e una piccola persiano appesa al soffitto. Questo basta per creare movimenti dinamici e mettere in scena un monologo scorrevole ed energico che non risulta mai monotono.
“In fondo nella vita non serve partire sempre con la prima, basta mettere in folle, trovare l’inclinazione giusta e ingranare la seconda”. E forse a Tonino serviva essere “in folle” per poter ripartire.
—
Ermenegildo Marciante, talentuoso e versatile attore comico, protagonista nelle esilaranti produzioni passate delle compagnia “Come risolvere in 2” e nel recente adattamento italiano del premiato “Il colloquio” del francese Serge Da Silva.
L’autore, Lorenzo Misuraca, oltre ad avere scritto a quattro mani con Antonia Fama gli acclamati spettacoli di “Come risolvere in 2”, è autore dei monologhi comici “Belle bandiere” e “Non parlarmi di mafia”.
di Lorenzo Misuraca
con Ermenegildo Marciante
regia Marciante – Misuraca
Progetto fotografico Pierpaolo Lo Giudice
Miglior testo per monologo comico
al Testaccio Comic Off 2016
Dal 17 al 20 novembre 2016
Teatro Studio uno via Carlo della Rocca, 6 Roma